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Impruneta: Terracotta e Festival del Vino

Itinerario Panoramico a due passi da Firenze

In meno di 30 minuti, ed a soli 15 chilometri dal centro di Firenze, si trova il grazioso borgo di Impruneta, situato al confine della zona del Chianti Classico e circondato da vigneti ed oliveti. Spesso non rientra nell'itinerario classico del Chianti, ma offre almeno 6 buoni motivi per invitarvi a farne la vostra prima tappa nella regione vinicola toscana per eccellenza. Oltre ad essere situata in posizione centrale per trovarvi un alloggio per le vacanze in Toscana, Impruneta ha un panorama mozzafiato sul paesaggio che la circonda ed in particolare sugli oliveti, che ne poplano la campagna.

Ritrovamenti archeologici nell'area hanno portato alla luce manufatti appartenenti sia all'epoca etrusca che romana - sebbene studi più approfonditi stiano cercando ancora di stabilirne la datazione esatta - dimostrando come l'intera zona fosse ben conosciuta sin dai tempi antichi. Ciò nonostante, dobbiamo aspettare ancora un pò prima di vederla crescere notevolmente d'importanza nella storia, lasciando un indiscutibile segno sia in Toscana che nel mondo. 

Cresciuta intorno al culto della Vergine Maria

Il nome Impruneta deriva da una parola latina che significa "all'interno delle pinete" che, a sua volta, si ispira all'area circostante dove fu ritrovato un dipinto della Vergine Maria. Secondo gli abitanti, fu opera di San Luca l'Evangelista, che lo dipinse prima dell'anno 84 D.C. L'immagine giunse, poi, a Firenze grazie a San Romolo durante il primo periodo della Cristianità, ma non appena ebbero inizio le persecuzioni, fu bruciato nella foresta limitrofa per proteggerlo. Si dice che quando gli abitanti del posto, per onorare la Vergine Maria, costruirono una cappella, le mura realizzate durante il giorno svanissero nella notte; leggenda vuole, quindi, che le mura venissero poste su un carro per essere spostate, ma miracolosamente i buoi caddero a terra proprio nello stesso punto in cui venne bruciata l'immagine sacra. Da quel momento in poi, l'area dell'Impruneta acquisì una considerevole importanza per il culto della Vergine Maria.

Creare un itinerario nel Chianti

Idee per un itinerario circolare con partenza da Firenze:
Impruneta, San Casciano, San Donato, Castellina, Panzano, Greve in Chianti e ritorno a Firenze

Durata del tragitto: 2 ore e 30 minuti (senza considerare le fermate)

Idee per un itinerario circolare con partenza da Siena:
Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Radda, Panzano, Greve in Chianti, Impruneta e ritorno a Siena

Durata del tragitto: 2 ore e 50 minuti (senza considerare le fermate)

Date uno sguardo qui per aggiungere qualche degustazione

Patria della famiglia Buondelmonti

Quest'area e la città di Impruneta era un tempo territorio feudale della famiglia Buondelmonti, la stessa che si dice abbia avuto un ruolo importante nel promuovere il conflitto tra Guelfi e Ghibellini, che per secoli ha tormentato e devastato la popolazione di Firenze e che sembra abbia avuto inizio quando Buondelmonte si rifiutò di rispettare gli accordi matrimoniali con la famiglia Amidei, sposando un'altra donna.

Quest'insulto sfociò in un bagno di sangue su Ponte Vecchio nel 1216, divenendo la scusa perfetta per portare all'esasperazione un conflitto già esistente tra coloro che supportavano l'Imperatore e coloro, invece, che parteggiavano per il Papa.

Un'atmosfera vivace

La città fu seriamente danneggiata durante la guerra e l'aspetto architettonico odierno non assomiglia certo a quello di un tipico borgo medievale. Ciò nonostante, il centro storico è molto vissuto dagli abitanti e la piazza principale di fronte alla chiesa ospita spesso, in estate, festival e concerti. Nella piazza vi è anche un grazioso ristorantino (La Logggettina, via Cavalleggeri) dove si può mangiare all'aperto anche quando fa un pò più freddo. Anche il bar che si affaccia sulla piazza (situato accanto alla rastrelliera per le bici) organizza, spesso, happy hour molto frequentati dagli abitanti, mentre la mia pasticceria preferita è, senza dubbio, la Pasticceria Leonardo in via Paolieri.

La cittadina si sviluppa tutta intorno alla piazza principale dove si trova la chiesa, da dove partono anche due strade, le principali, che si collegano l'una all'altra formando una "V" (via Cavalleggeri e via Paolieri). Molti sono i festival, con tanto di fuchi d'artificio, organizzati durante tutto l'arco dell'anno, ma forse ottobre è il mese più interessante per visitare Impruneta, quando si tengono la festa del vino, quella di San Luca e la raccolta delle olive: date uno sguardo al calendario per vedere quando vengono organizzate e per consultare le attività previste per questo periodo anche nelle vicinanze. 

Cosa vedere a Impruneta

1 - La Basilica di Santa Maria a Impruneta

Questa chiesa testimonia il grande credo "mariano" presente tutt'oggi non solo a Impruneta, ma in tutta la Toscana. In origine, si credeva che la pieve romanica fosse situata sopra un antico sito votivo dell'epoca etrusca (6° secolo AC), ma la struttura che si può vedere oggi è stata completamente ricostruita. La città di Impruneta ha costituito una meta importante per i pellegrini durante il Medioevo e persino la famiglia dè Medici era molto attiva nel supportare il culto e l'icona della Vergine Madre con il Bambino. Sfortunatamente, la chiesa ha subito gravi danni nel 1944, durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale; in seguito, è stata ristrutturata con particolare attenzione a preservarne la struttura originale del 1300. Gli abitanti trascorsero mesi per cercare di riodinare le macerie e ciò che ne rimaneva dopo i bombardamenti, cercando di salvare il più possibile le opere d'arte e gli elementi architettonici dell'edificio e, nonstante questi lavori l'abbiano inevitabilmente modificata, vale la pena visitarla: l'interno è semplice ma elegante. Leggete qui per ulteriori informazioni in merito alla visita della chiesa.

2 - Accanto alla chiesa, si trova il Museo del Tesoro di Santa Maria all'Impruneta

Questo piccolo museo ospita molti oggetti importanti tra cui dipinti, opere d'arte varie e libri antichi; senza dubbio, una delle cose in esposizione più interessanti è quella ritenuta essere il più antico esempio conosciuto di patchwork europeo: il famoso cuscino dell'Impruneta, risalente al tardo 14° o ai primi del 15° secolo. Il cuscino - realizzato con i motivi di un classico patchwork - fu scoperto dopo i bombardamenti, a seguito della distruzione di un sarcofago, ed era adibito ad ornare la tomba del Vescovo Antonio di Bellincione (1439-1477). Da notare che al momento il Museo è temporaneamente chiuso al pubblico.

-Un piccolo aneddoto sull'Impruneta: nell'angolo della piazza sul lato opposto della chiesa, in un salotto dal pavimento in cotto verde si trova una massa di rame basico ritrovato nell'area, del peso di oltre 500 kg, incastonato nel pavimento "sotto vetro". Sebbene non vi sia più attività alcuna di estrazione di minerali, Impruneta è una delle poche zone dove si può ancora trovare il rame nella sua forma più pura - che appare sotto forma di grandi sassi.

3 - Un'altra visita interessante - quando è aperta: la "galleria filtranti"

Situati sotto il centro storico e costruiti nel tardo 1800, quando all'Impruneta si stava disperatamente cercando sorgenti di acqua alternative, vi sono oltre 150 metri di tunnel scavati nella roccia che raccolgono l'acqua sotterranea che gocciola dalle pareti, per poi mandarla ad un pozzo da cui possono attingere gli abitanti. Sono stati riscoperti quasi per caso da un gruppo di persone del posto, che stava esaminando le mappe locali e che presentò domanda al comune per poter esplorare i tunnel sotterranei. Di solito, le visite sono gratuite ed organizzate dagli abitanti, ma viene richiesta una donazione ad offerta per la manutenzione dei sotterranei. Si entra da una sorta di tombino o chiusino, da dove poi ci si cala per ben 15 metri per raggiungere il tunnel principale. Si accede da via Cavalleggeri ed i tunnel sono solitamente aperti durante le feste di città, per cui  -di nuovo - ottobre è un ottimo periodo per visitarli!

4-Stagione dell'Olio

Se decidete di visitare Impruneta da metà ottobre a dicembre, potete approfittare per una sosta presso uno dei molti frantoi della zona, dove le persone del posto portano le olive a pressare. E' interessante osservare come vengono scaricate, pesate e gettate nell'apposito contenitore, dove vengono lavate e poi trasportate nella zona della pressa. Vi sono tre fasi: la prima pressatura le trasforma in uno spesso impasto con ancora le olive a pezzetti, una seconda lo taglia per renderlo ancor più fine ed una terza separa l'olio dall'impasto. Anche se alcuni frantoi mostrano di avere ancora la vecchia pressa di pietra, il processo è tutto pressochè moderno, ma molto intrigante da vedere! Non c'è bisogno di prendere appuntamenti, capirete subito se si tratta del giorno della pressa dall'andare e venire costante di veicoli pieni di olive. P.S. Vale la pena includere una sosta al frantoio anche solo per il profumo dell'olio!

5 - Nelle vicinanze si tova il Florence American Cemetery and Memorial

Un monumento americano a Firenze ad onor dei caduti della seconda Guerra Mondiale. Copre oltre 28 ettari e costituisce il luogo di riposo per oltre 4000 uomini che hanno perso la loro vita in Italia, per la maggior parte dopo la presa di Roma nel giugno del 1944. Oltre al giardino delineato con pietre bianche, vi è un atrio che serve da piazzale antistante la cappella, decorato con marmo e mosaici. All'interno dell'atrio settentrionale, vi è una parete dove è stata realizzata una mappa con scaglie di marmo ad intarsi, dove sono state rappresentate le operazioni di guerra dell'esercito americano condotte in questa regione. Aperto al pubblico. Per ulteriori informazioni, consultate il sito ufficiale (in inlgese).

6 - Ed infine...la terracotta: il cotto dell'Impruneta è famoso in tutto il mondo.

L'argilla che si trova all'Impruneta e nelle zone limitrofe è particolarmente adatta per creare un materiale duraturo e resistente, cotto nei forni per fargli acquisire quel caratteristico colorito arancione. Vi sono fornaci che adottano ancora le vecchie tecniche di produzione, risalenti al lontano 1098, ed oltre a queste ve ne sono diverse altre in zona: Poggi Ugo, Fornace Masini e M.I.T.A.L. che, nel 2014, hano celebrato il 100° anniversario di lavorazione della terracotta. Questi laboratori sono aperti al pubblico, sia per la visita che per l'acquisto: potete, quindi, vedere dal vivo come viene lavorata l'argilla, prodotti i vasi, le statue e visitare i forni, alcuni dei quali sono vecchi centinaia di anni...ma ancora funzionanti, nonostante l'età!

Come arrivare

Se viaggiate in auto e venite dal centro di Firenze, andate in direzione Galluzzo per poi proseguire per l'autostrada. Alla rotonda, prendete l'uscita seguendo le indicazioni per Impruneta.

Se venite da Siena, prendete il raccordo Siena-Firenze, in direzione dell'entrata dell'autostrada per Firenze. Alla fine del raccordo, troverete una rotonda con le indicazioni e l'uscita per Impruneta.

Se arrivate dall'autostrada, prendete l'uscita Firenze-Impruneta. Una volta pagato il pedaggio, arriverete ad una rotonda: seguite l'uscita per Impruneta.

Se venite dal Chianti, proseguite in direzione Firenze seguendo le indicazioni per Impruneta.

Vi è ampia possibilità di parcheggio una volta arrivati a destinazione: potete parcheggiare davanti alla chiesa o a soli 70 metri da essa, dove vi è un ampio spazio completamente gratuito.

Qui si trova anche la stazione degli autobus: la località è, infatti, anche facilmente raggiungibile con il numero 366. Cliccate su questo link per gli orari.


Autore: Donna Scharnagl

Ho messo piede in Italia per la prima volta più di 25 anni fa ed ancora non ho trovato un buon motivo per andarmene. Dell'Italia amo il cibo, la cultura, la storia, l'arte, i paesaggi...ho menzionato già il cibo?! Mi definisco una studentessa a lungo termine. E così ho imparato che gli italiani hanno storie che vale la pena di ascoltare, storie che dipingono un quadro che mostra come il duro lavoro forgi il carattere, come la vita sia fatta di alti e bassi e quanto sia bello ridere.



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